PEDAGOGIA Friedrich Fröbel e i Giardini d'infanzia

 Fonte: pag 298-302


 Friedrich Fröbel e i Giardini d'infanzia

BIOGRAFIA

Nella sua infanzia oltre all'alfabetizzazione si riconosce anche il diritto di giocare e di apprendere tramite il gioco
--->  LUOGO: il giardino d'infanzia, luogo di libera espressione e di crescita non ancora condizionata dalle regole della vita adulta

  • nato nella Turingia, una regione della Germania centrale nel 1782
  • cresce a stretto contatto con la natura e nel clima romantico del suo tempo
  • aderì alle teorie della NATURPHILOSOPHIE in gran voga nell'Università di Jena dove studiò

Visione del mondo

- l'intera natura è come guidata da un'anima, ovvero una forma di intelligenza immanente che regola sia la forma sia l'evoluzione delle cose


  • L'anima si riscontra nelle forme più semplici e meno consapevoli del mondo tipo le cose materiali, ma anche nell'opposto, ovvero nell'espressione del genio letterario e artistico
Dopo un periodo trascorso accanto a Pestalozzi come assistente, nel 1817 aprì la sua prima scuola a Keilhau(Germania)


Nel 1840 dette al suo istituto il nome di Kindergarten (giardino d'infanzia) cercando di mettere a punto pratiche educative particolarmente efficaci



Friedrich Wilhelm August Fröbel
1782-1852
pedagogista e filosofo tedesco


I BAMBINI COME "GIOVANI PIANTE"

Lo scopo dell'educazione per Fröbel è la conoscenza della natura nella molteplicità delle sue forme e delle sue configurazioni 
  • l'educazione serve quindi a sostegno dell'autorizzazione personale

Rifiutala teoria della tabula rasa e definisce i bambini come giovani piante e piccoli animali a cui diamo tempo per crescere

---> per questo parla di educazione infantile nei termini di un giardino

---> considera il gioco come l'attività che permette al bambino di crescere secondo i suoi ritmi 



I DONI: PALLA, CUBO, TAVOLETTE

Il gioco è concepito da Fröbel come il baricentro dell'educazione infantile

---> strumento principale per favorire l'espressione in maniera creativa in stretto contatto con il linguaggio

I doni
Su queste basi sviluppò l'idea dei doni 

---> giocattoli dotati del potere simbolico di far intuire al bambino le leggi che regolano il mondo

---> pensati secondo una logica sequenziale e progressiva

PALLA ELASTICA: 
- alla quale venivano associate specifiche attività pratiche intervallate dalla recita di brevi poesie e da 
  semplici canti. 

- La palla diventava oggetto di osservazione e di esercizio(manipolazione, lanci...) accompagnata da altre 
  6 palline colorate. 

- Il bambino con essa familiarizzava con le proprietà fondamentali dei corpi(forma, peso, colore, 
  grandezza...)

SFERA, CUBO, CILINDRO DI LEGNO:
- gli esercizi avevano come scopo di dimostrare al bambino la possibile armonia che governa anche ciò 
  che apparentemente è contrario: l'instabilità e il movimento della sfera e la stabilità del cubo si fondono 
  nel cilindro

CUBO DIVISO IN 8 CUBI E...

... CUBO DIVISO IN TANTE PICCOLE TAVOLETTE:
- tavolette di spessore e lunghezza diverse

- lo scopo era quello di rispondere al bisogno del bambino di vedere dentro e di manipolare oggetti grandi e piccoli


---> Oltre i doni e le canzoncine sono presenti altre attività come il modellaggio della creta, il cucito, gli intrecci di carta



LA FORTUNA (TARDIVA) DEL FRÖBELISMO

Il suo progetto di educazione infantile  inizialmente sembrava troppo innovativo e secondo alcuni anche rivoluzionario rispetto alle pratiche correnti della Prussia di metà '800


Qualche hanno dopo i Kindergarten si diffusero in tutta Europa e negli Stati Uniti


















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