PEDAGOGIA Ferrante Aporti e l'educazione infantile

 FONTI: pag 295-298

Ferrante Aporti e l'educazione infantile



LE PRIME SCUOLE INFANTILI
Le prime iniziative scolastiche destinate all'infanzia furono avviate in Inghilterra e in Francia


Nel 1816 Robert Owen (industriale e filantropo) aprì una classe per i più piccoli in Scozia

- qui insegnano i rudimenti del sapere, storia naturale e geografia, marce rimate, danze e canti

Robert Owen
1771-1858
inventore, imprenditore e sindacalista britannico





Sull'esempio dell'iniziativa di Owen poco dopo furono aperti a Londra i WESTMINISTER FREE DAY INFANT ASYLUM

- le scuole disponevano di un cortile per giochi ed esercizi fisici, 
- ai bambini più piccoli veniva insegnato l'alfabeto in forma di gioco
- ai bambini più grandi si davano lezioni di scrittura e di calcolo

  ---> il programma di queste scuole poi fu raccolto da Samuel Wilderspin in un manuale uscito nel 1823 

Dopo ciò in tutta Europa si registrò una forte attenzione verso la prima età della vita



APORTI
- Ferrante Aporti fu il principale artefice italiano della pedagogia infantile

- nacque nel 1791 a San Martino dall'Argine(Mantova) 

- diventò sacerdote nel 1815 

- trascorse un periodo di studio a Vienna dove frequentò il collegio Theresianum. Fu qui che venne a conoscenza del manuale di Wilderspin

-  Tornato in Italia, a Cremona, fu nominato dal governo austriaco direttore della locale scuola elementare maschile 

- Nel 1828 aprì nella città lombarda una scuola infantile per bambini dai due anni e mezzo a sei (nel 1833 anche per le bambine, novità assoluta)


---> elaborò per la prima volta in Italia una vera e propria pedagogia dell'infanzia nel Manuale di educazione ed ammaestramento per le scuole infantili 

---> il nome di Aporti fu assunto dai patrioti liberali a modello del rinnovamento pedagogico e scolastico
                               (per quanto lui fosse estraneo a qualsiasi forzatura politica)


Ferrante Aporti
1791-1858
pedagogista e politico italiano




FORMARTE PRECOCEMENTE IL BAMBINO
Aporti poneva molte speranze nella formazione precoce dei bambini piccoli

---> molte delle difficoltà incontrate nelle classi elementari secondo lui erano causate dalla mancanza di un'adeguata preparazione prescolastica o dalle cattive abitudini acquisite in famiglia


Programma delle scuole Apportiate:

- garantiva una buona assistenza materiale
- mirava allo sviluppo intellettuale, morale, fisico dei piccoli alunni

Attività previste:

- l'insegnamento religioso posto alla base dell'educazione morale
- la valorizzazione del forte spirito imitativo
- contenuti dell'apprendimento: alfabeto, lettura, scrittura, calcoli aritmetici
- esercizio fisico nella forma del gioco

---> insistette con forza sulla pulizia e sulla cura del corpo e degli abiti e sull'alimentazione sana 


La differenza maggiore tra il programma di Wilderspin e le scuole Aportiane era la questione delle punizioni

- da Wildespin erano ammesse punizioni
- Aporti le escludeva completamente, che non ammetteva neanche la privazione del cibo

---> i castighi indicati erano: ammonimenti, privazione del gioco e della ricreazione, isolamento temporaneo dal gruppo dei compagni 





FORTUNA E CRISI DELL'APORTISMO

Iniziale successo

- La proposta di un'apposita istituzione educativa per l'infanzia a quel tempo era fortemente innovativa 


Crisi

- verso l'ultima parte del secolo il successo dell'aportismo cominciò a vacillare quando giunse in Italia l'esperienza dei Giardini d'infanzia creati dal pedagogista tedesco Friedrich Fröbel, più attento alle esigenze psicologiche dei bambini 



















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