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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

PEDAGOGIA Pensiero femminile e modelli educativi

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  Il secolo dell’emancipazione A partire da fine Ottocento si verificano notevoli cambiamenti nei rapporti tra sessi, l'industrializzazione contribuì a generare un atteggiamento nuovo nei confronti della presenza pubblica delle donne. Mary Wollstonecraft (1759-1797) fu una delle basi sulle quali fu fondato il movimento femminista. Nacque poi il movimento suffragista per l'uguaglianza dei diritti politici e si affermò una nuova generazione di donne intellettuali. Questa nuova immagine femminile valeva però solo per alcune parti della popolazione, cioè donne bianche, giovani e di classe media. → il femminismo non è un insieme di movimenti univoci dal punto di vista culturale, politico e ideologico   Nel campo del diritto di famiglia si ottennero le leggi sul divorzio e sull'aborto. La progressiva femminilizzazione del corpo insegnate ha costituito in molti Stati una via di accesso all'indipendenza socio-economica delle donne.   MODELLI EDUCATIVI DEL XX SECOLO Maria Montes

SOCIOLOGIA Aspetti della società moderna

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  La famiglia e la distinzione di genere ATTIVITÀ ECONOMICA E ORGANIZZAZIONE FAMIGLIARE Il processo di industrializzazione ha avuto un forte impatto sulla struttura e sull'organizzazione familiare Il soggetto protagonista dell'attività economica non è più la famiglia ma il singolo individuo → Ogni individuo rappresenta un'entità economica LA DIFFERENZIAZIONE TRA UOMINI E DONNE la prima fase di assestamento del sistema industriale (dove furono i maschi adulti e i giovani a lavorare in fabbrica, mentre le donne si dedicavano alle cure domestiche) ha portato a una distinzione dei compiti, dei ruoli e degli spazi per gli uomini e per le donne all'interno della famiglia Il ruolo della donna L’IDEA DELLA DONNA CASALINGA La donna aveva un ruolo marginale nei processi produttivi La donna lavoratrice diviene un soggetto anomalo, un problema sociale da risolvere perché le due condizioni della femminilità (sinonimo di debolezza e maternità) e del lavoro industriale (basato sulla f

PEDAGOGIA Altre pedagogie del primo 900

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 pag 63-74 Pedagogia e psicoanalisi Sigmund Freud 1856-1939 neurologo, psicoanalista e filosofo austriaco, fondatore della psicoanalisi IL BAMBINO NELLA VISIONE DELLA PSICOANALISI Nel corso del Novecento, alla concezione del bambino "naturalmente buono" degli attivisti si opponeva quella che li vedeva come soggetti connotati da complicati processi psichici e affettivi di Freud. Anche la psicoanalisi si rifà a una concezione naturalistica ma dominata dall'irrazionalità. Il bambino freudiano per diventare adulto ha davanti un percorso educativo controverso e denso di potenziali sofferenze. Egli è infatti chiamato a trovare un equilibrio tra pulsioni e realtà. → infanzia come un groviglio contraddittorio di desideri, aggressività e traumi primari Ciò si traduce sul piano educativo con importanti indicazioni: → la sfera cognitiva è strettamente connessa alle funzioni emotive; →  il conscio è condizionato dall'inconscio; → l'area del razionale risente dell'area del