PEDAGOGIA Dal maestro al fanciullo

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Dal maestro al fanciullo


UN’EDUCAZIONE CHE RISPETTA I DIRITTI DELL’INFANZIA

  • XX secolo si apre con una grande fiducia nell’educazione e di una nuova e più moderna visione dell infanzia

  • crescente interesse e iniziative per assicurare al fanciullo protezione e un’educazione più rispettosa dei diritti dell'infanzia

  • credenza che ponendo al centro della vita pubblica e privata l’infanzia si potesse rendere migliore l’umanità


IL NOVECENTO È IL SECOLO DI PEDIATRIA E PUERICULTURA

  • nuova realtà dell’infanzia

→ cambiamenti nelle abitazioni: spazi adeguati, propri arredi, libri e giochi specifici secondo l’eta, i bisogni educativi, capacità motorie, sesso


  • i bambini dell’occidente

→ più studiati e curati

→ pediatria, puericultura(si occupa del corretto sviluppo fisiologico del bambino), psicologia infantile


  • 1989 Convenzione sui diritti dell’infanzia 

→ bambini meglio seguiti e nutriti = diminuita mortalità infantile



UNA SCUOLA MENO ELITARIA 

  • si crearono degli spazi apposta per l’insegnamento e non si utilizzavano locali occasionalmente adatti all'insegnamento 


  • l’idea di un sistema scolastico aperto ai ceti popolari divenne un servizio sociale che divenne sempre meno elitario, destinato sempre più ad un numero grande di alunni


  • si adottò un’organizzazione flessibile dello spazio

→ con banchi che si possono spostare per adattarli meglio alle attività, ai giochi


  • scuole rese piacevoli per la permanenza

→ più eleganti, spaziose, armoniose, con arredi e decorazioni


  • emersero nuove figure professionali 

→ medici pediatri, neuropsichiatri, psicologi, educatori della prima infanzia





LA VALORIZZAZIONE DELLA PRIMA ETÀ DELLA VITA

  • bisogno di valorizzare la prima età della vita in quando permetteva di sviluppare a pieno il potenziale del fanciullo

→ per educare in modo efficace bisogna far leva sulle risorse del fanciullo rispettando i loro ritmi di crescita psicofisica, gli interessi e i bisogni specifici

 



Verso la pedagogia scientifica


LA PEDAGOGIA ACQUISITA CARATTERE SCIENTIFICO

  • nuova fisionomia della pedagogia

→ non più considerato l’unico sapere utile all’educazione, ma bisognosa di essere integrata con altri saperi come la biologia, psicologia e la sociologia


→ prima fase verso il modello delle scienze dell’educazione


  • applicazione di una modalità più scientifica nei processi di apprendimento

  • pratiche didattiche funzionali allo sviluppo mentale dei bambini

  • priorità della conoscenza sperimentale delle diverse caratteristiche dell’infanzia e della fanciullezza


PEDAGOGIA E PSICOLOGIA

  • nel 1879 Wilhelm Wundt fondò a Lipsia il primo laboratorio sperimentale di psicologia e nel 1890 James mcKeen Cattell ricorse per primo all’uso dei test mentali allo scopo di raccogliere in modo uniforme i dati relativi ai vari aspetti della vita psicofisica


→ questo segnò l’inizio di vari studi sui test mentali con la creazione di test d’intelligenza per poter identificare gli alunni  che avevano bisogno di un particolare aiuto nelle materie scolastiche 

→ un successivo perfezionamento portò all’introduzione del QI (di William Stern-calcolo tra l’età mentale ed età cronologica)


  • le ricerche sull’intelligenza infantile consentirono di chiarire le differenze tra l’intelligenza dell'adulto e quello dei bambini con notevoli conseguenze sul modo di intendere l’infanzia





L’EDUCABILITÀ DEI SOGGETTI DISABILI

  • Claparède orienta verso un altro ambito della pedagogia scientifica, quello degli alunni ritardati o anomali

→ bambini considerati inadatti alla scolarizzazione per le loro ridotte capacità mentali

→ i medici si limitavano a diagnosticare il ritardo mentale senza curarsi di stabilirne le cause e senza prevedere un trattamento terapoeutico o educativo 


→ si concentrano principalmente sugli insegnanti, credendo che una migliore preparazione gli avrebbe permesso di avvicinarsi di piu alla disabilità 


  • Edouard Seguin fu il primo ad intraprendere a Parigi significative esperienze nel campo dell’educazione dei deboli mentali

→ un gruppo di medici concentrarono il loro lavoro intorno a questi soggetti, cercando di capirne le caratteristiche e scommettendo per la loro educabilità 

→ predisporre nuove modalità didattiche idonee a favorire, per quanto possibile, la crescita intellettuale






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